La progettazione di questo ambiente è tutta incentrata sulla contrapposizione dei materiali (il brutalismo della lamiera di ferro arrugginita in contrasto col nitore dell’acciaio inox lucidato a specchio, del vetro sabbiato, del marmo del pavimento e con la delicatezza dello stucco cerato delle pareti) e sulla ripetizione sistematica del tema del foro, usato sia come elemento decorativo sia come espediente a carattere funzionale. Un elemento divisorio carenato (interamente rivestito da lastre d’acciaio inox lucidato a specchio ancorate alla sottostruttura con centinaia di ribadini d’alluminio), definisce il passaggio verso il laboratorio e le toilettes; questo breve corridoio è enfatizzato da un intarsio lineare a pavimento di marmo bicolore inserito in lastre di nero assoluto. Una delle pareti della sala principale è costituita da due grandi pannelli convergenti in mezzeria interamente rivestiti di lastre di lamiera di ferro finite a ruggine frenata – ancorate alla struttura con rivetti in rame – che accolgono nella loro concavità una consòle di cristallo sabbiato, destinata alle colazioni in piedi, sagomata a spicchio di luna. Lampade a parete e tavolini sono stati eseguiti su disegno.