MANDARINA DUCK - un marchio da trent’anni presente, ed ormai consolidato, sul mercato della produzione di borse ed accessori - si rivolge ad un pubblico giovane e cosmopolita, dalla mentalità aperta, attento ai segnali di novità, sempre in movimento, sia che viaggi per migliaia di chilometri, sia che si sposti nella sua città. Ed è appunto l’evocazione del sogno del viaggio ad essere alla base del briefing di questo progetto di rinnovamento dell’immagine dei punti vendita dell’azienda, che si vorrebbe far coincidere con il forte incremento produttivo da essa dato negli ultimi tempi al prodotto dedicato al tempo libero. Fra le diverse possibili accezioni (crociera, avventura, lavoro…..) si è preferito mettere l’accento sul viaggio di tipo metropolitano che, in aereo, in treno o in autostrada, ci porta a vagabondare per le grandi città del mondo. Ed è appunto una rete di tracciati autostradali o ferroviari, ai cui incroci si trovano le mappe di ideali metropoli del pianeta, a caratterizzare le superfici dell’involucro spaziale, imprimendovisi con un effetto di bassorilievo (che sarà poi colmato, nel caso del pavimento, con una resina trasparente), e suggerendo l’idea di un ininterrotto movimento sulle strade del mondo. Lungo gli assi di questi tracciati sono disposti un certo numero di ripiani espositivi componibili, frutto di varie possibili combinazioni di tre semplici elementi: ripiano lungo, ripiano corto e doppia curva. Grazie alle due lastre di vetro parallele e sfalsate che sorreggono ciascun gruppo, essi paiono fluttuare liberamente nello spazio, dando un’impressione di grande leggerezza ed assicurando la massima trasparenza visiva. Lo stesso sistema di ripiani componibili è applicato anche a parete, sullo sfondo di un graticcio metallico laccato in bianco e retroilluminato, in cui sono ritagliati al laser i nomi di grandi città di ogni paese. La particolare composizione a sandwich dei ripiani (due facce chiare con una massa scura interposta), mentre enfatizza il carattere grafico del progetto, evoca fortemente l’iconografia classica delle mappe dei trasporti urbani sotterranei. A complemento di tutto ciò, una serie di teche di vetro incastonate a sbalzo in apposite nicchie aperte nelle pareti libere consente di esporre i piccoli oggetti del merchandising aziendale (occhiali, cosmetici, portafogli...) messi in produzione negli ultimi anni.